Hassane ha incontrato e filmato uomini e donne che hanno incrociato Frantz Fanon e hanno avuto lunghe conversazioni con lui. Nessuno di coloro che hanno condiviso questi momenti con Fanon ha dimenticato l'uomo e la passione che lo abitava. Questi sguardi umani, sensibili e molto diversi tra loro tratteggiano i contorni vividi di una personalità complessa e ricca, nutrita di contraddizioni ma lucida e con una mente sempre all'erta. Queste evocazioni dipingono il ritratto di un uomo impegnato, vibrante e lontano dall'iconificazione che le agiografie finiscono per produrre. Fanon emerge da queste testimonianze come un essere vivente che non ha altra certezza se non quella della disalienazione e della libertà. Lontano da idee preconcette, Fanon appare nella sua dimensione più umana e politica: sfumato,
radicale e misurata.
O mio corpo, fa' che io sia sempre un uomo che si interroga.